Intervista “Racconti in valigia: viaggiare a sei zampe”
Ringraziamo Alice, responsabile dei contenuti di Rolling Pandas, per aver voluto realizzare un’intervista ad Alessandro Coppola riguardante il viaggio. In particolare, come potrebbe essere un viaggio con al fianco il fidato amico a quattrozampe.
Per leggere tutta l’intervista, vi suggeriamo di collegarvi al seguente link:
https://blog.rollingpandas.it/blog/viaggiare-a-sei-zampe
Qui di seguito vi riproponiamo le domande e le risposte dell’intervista:
Domanda n. 1 – Raccontaci un po’ di te e del tuo lavoro
Mi occupo della relazione fra uomo e cane da più di 20 anni, lo faccio aiutando binomi cane-padrone a trovare la migliore intesa e svolgendo lezioni private individuali, stages e conferenze a tema.
Sono nato a Milano dove ho vissuto fino a 30 anni, ma ora abito a Pareto, un paesino a 650 metri sul livello del mare in provincia di Alessandria, in una terra denominata “le 4 Province”.
Qui ho fondato la mia “Casa Vaikuntha”, una realtà che ha appena festeggiato il suo 10° anniversario e il cui percorso è raccolto negli argomenti che espongo sul sito Casa Vaikuntha
Ho 5 border-collies e pratico lo “sheepdog”, l’arte di condurre un gregge con l’ausilio del cane da pastore.
Domanda n. 2 – E’ facile trovare destinazioni di viaggio pet-friendly in Europa?
Certamente viaggiare con il cane è sempre più facile. La loro presenza è prevista e tollerata su mezzi di trasporto e in strutture di ricezione turistica e ristoranti.
Dovremmo leggere questo progresso come un importante passo.
Molte personalità della cultura in tutto il mondo hanno riconosciuto nel sodalizio rispettoso e maturo fra uomo-ambiente-animali il miglior auspicio e il più evidente sintomo di vera civiltà.
C’è ancora molta strada da fare su vari fronti, ma indubbiamente le facilitazioni offerte dal mondo del turismo rappresentano un’apertura anche verso altre realtà.
Domanda n. 3 – I 3 consigli che daresti a chi vuole viaggiare con il suo amico a quattro zampe
1. Viaggiare con il cane è oggi un privilegio. Dovremmo accoglierlo accettando, anche, la responsabilità che comporta.
La presenza dei cani è tollerata, spesso accolta con gesti di amicizia.
Non facciamo nostri questi diritti con arroganza.
Facciamo in modo che nessuno debba pentirsi di averceli concessi.
Quando ci presentiamo con il nostro cane mostriamo sempre di avere cura e rispetto di tutto e tutti e di rappresentare un modello di felicità.
2. Mostriamo il nostro cane nella sua forma migliore di salute e di pulizia e teniamo a portata di mano tutto quanto può essergli utile: acqua, cibo, sacchetti per le feci e vari confort per proteggerlo dal caldo o dal freddo eccessivo.
Questo sarà di beneficio per il nostro cane, ma non solo.
Vedere un uomo, una donna o un bambino prendersi cura del proprio cane è uno spettacolo in grado di favorire serenità e sentimenti di tenerezza in chi si trova a osservarlo.
3. I trasferimenti all’estero devono essere organizzati con un certo anticipo.
I documenti sanitari del cane aggiornati e adeguati al paese che ci ospita.
Ricerchiamo precise informazioni interrogando il nostro veterinario o l’asl veterinaria di destinazione.
Domanda n. 4 – Il viaggio più bello che hai fatto e perché
Un bel ricordo di viaggio è stato quanto ho potuto ricavare dal superamento di alcune difficoltà che avrebbero potuto renderlo un incubo.
Circa 20 anni fa mi misi in viaggio attraverso l’Italia con il mio primo border-collie Artù.
Attraversando il “Bel Paese”, fermandomi a incontrare amici e parenti lungo la strada e, chissà, forse in cerca di una qualche ispirazione.
Su treni, pullman, navi e traghetti Artù sapeva comportarsi da esperto viaggiatore, trovava un posticino adatto a lui e si rendeva praticamente invisibile. Io, assorto sempre in qualche lettura, potevo apparire un viaggiatore solitario. Solo di tanto in tanto ricevevo una leggera spinta dal suo muso come richiesta di qualche carezza.
Tutto scorreva piacevolmente quando sulla via del ritorno …
Non dichiarerò dove avvennero i seguenti avvenimenti perché mi parrebbe di rendere una cattiva immagine di una terra che, invece, amo molto.
All’improvviso i documenti di viaggio del mio cane non venivano più riconosciuti validi o non mi venivano rilasciati. Ogni volta che mi presentavo a una biglietteria o a salire su un mezzo di trasporto mi veniva risposto che il cane non poteva viaggiare neanche munito di museruola.
Un viaggio è un’esperienza, un buon viaggiatore deve saper trarre da questa esperienza ricordi e insegnamenti utili ad essere spesi tutti i giorni.
Le persone con le quali mi stavo confrontando e che mi creavano quelle seccature erano, evidentemente, soggette a un così grave e profondo pregiudizio da non poter riconoscere una banale realtà:”regolarmente ero giunto fin lì e regolarmente volevo andarmene”.
Un conflitto non mi avrebbe dato alcun vantaggio, non avrei avuto alcuna possibilità di vincerlo.
Avevo diritto a tornare a casa, ma non era sufficiente.
Dovevamo meritarcelo.
Dovevamo conquistare ogni singola persona che intralciasse il nostro cammino e, infine, il diritto ci venne concesso da tutti sotto forma di un favore esclusivo che in via del tutto eccezionale veniva rivolto solo a noi.
E così tornammo a casa con la nostra esperienza, il nostro insegnamento.
Ancora oggi fra diritto e merito, scelgo il merito.
Alessandro Coppola per Rolling Pandas
Intervista Viaggiare a sei zampe
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