Pronto soccorso bocconi avvelenati
Per avere informazioni da fonte competente riguardo il pronto soccorso bocconi avvelenati abbiamo deciso di intervistare il Medico Veterinario Fausto Pedemonte di Gremiasco, provincia di Alessandria.
Qui di seguito troverete la trascrizione di una parte della risposta alla domanda numero 4 della nostra video intervista.
Domanda nr 4: Cosa si deve fare quando il cane presenta segni di un possibile avvelenamento?
Risposta: Quando il proprietario di un cane sospetta che il suo animale abbia ingerito un’esca velenosa dovrebbe portarlo al più presto dal più vicino veterinario disponibile, per poterlo gestire nel modo migliore.
In alcuni casi purtroppo le manifestazioni cliniche sono tanto rapide che il cane muore prima di arrivare dal veterinario. Quindi, considerando che è importante eliminare l’esca dallo stomaco il più rapidamente possibile, l’unica cosa che il proprietario dell’animale può fare in emergenza è far vomitare il cane, ossia indurre l’emesi.
A tale scopo sono possibili diverse cose da farsi, anche se non sempre attuabili.
La soluzione più semplice è quella di far ingerire una manciata di sale grosso. E questo generalmente porta al vomito.
La difficoltà di agire in tal senso è che un animale avvelenato spesso non riesce a deglutire perché ha la bava alla bocca. Ha le convulsioni. Oppure ha perso i sensi.
Un altro problema è che un cane avvelenato potrebbe avere alterato il meccanismo della deglutizione. Per cui quello che si somministra, oppure il cibo vomitato, potrebbe andare, come si suol dire, di traverso e seguire la via respiratoria fino ai polmoni. In tal caso l’animale è a rischio di una polmonite cosiddetta ab ingestis.
In ogni caso si può provare. Se si è fortunati il cane vomita, oppure, in caso di polmonite, che è una complicanza, si dovrà gestire questo problema.
Meglio gestire una polmonite, anche grave, che avere il cane morto
Continua l’intervista sul pronto soccorso bocconi avvelenati
E’ descritta anche la somministrazione di acqua ossigenata a scopo emetico.
Nella mia esperienza questa tecnica non è utile e presenta delle difficoltà. L’acqua ossigenata causa la produzione di molta schiuma in bocca. In un soggetto che ha già scialorrea, conseguente all’azione del veleno, l’effetto che ne deriva è di aumentare la schiuma in bocca e di non avere l’effetto emetico.
Un altro metodo pratico descritto è quello di utilizzare l’apomorfina in compresse da applicare nel sacco congiuntivale.
La compressa di apomorfina si può reperire in farmacia, magari con difficoltà ma si può reperire. La si mette, nel caso di sospetto avvelenamento, sotto la palpebra inferiore. In tal modo viene assorbita lentamente. In genere, in 15 minuti si ottiene il vomito. Una volta che il cane ha vomitato è consigliabile lavare l’occhio e rimuovere quello che è rimasto della compressa.
Naturalmente, per qualsiasi azione noi adottiamo per indurre l’emesi rimane comunque la difficoltà di agire in un soggetto che sostanzialmente non sta fermo perché è in preda a convulsioni, per cui non è sempre una pratica così semplice da attuare.
Ecco la video intervista completa pronto soccorso bocconi avvelenati
Qui di seguito puoi visionare la video intervista pronto soccorso bocconi avvelenati completa che per comodità abbiamo suddiviso per ogni singola domanda.
Domanda 1: quanto frequentemente le capita di intervenire su casi di avvelenamento e c’è un periodo dell’anno in cui questo fenomeno è più presente?
Domanda 2: quali sono le più comuni composizioni dei bocconi avvelenati?
Domanda 3: quali sono i sintomi di un possibile avvelenamento nel cane? come è possibile riconoscerli?
Domanda 4: cosa si deve fare quando il cane presenta segni di un possibile avvelenamento?
Domanda 5: come muore un cane avvelenato? quali tipi di sofferenze affronterà?
Domanda 6: considerazioni legali
Casa Vaikuntha ringrazia il Medico Veterinario Fausto Pedemonte. Si è reso disponibile a rispondere alle nostre domande riguardanti il pronto soccorso bocconi avvelenati, in modo accurato, chiaro e specifico, dimostrando sincero interesse e profonda competenza.
Se desideri approfondire ulteriormente l’argomento, ti suggerisco di venire a leggere l’intervista di Casa Vaikuntha a Ruth Pozzi. Ufficiale di polizia giudiziaria del servizio vigilanza faunistica della provincia di Alessandria. Clicca qui o sulla immagine a sinistra.
Ecco un’immagine dell’evento “Una camminata per Jazz e i suoi amici” del 30 aprile 2017 a san sebastiano curone
Casa Vaikuntha ha prodotto e offerto questa intervista, e non solo, per sensibilizzare riguardo il problema dei bocconi avvelenati. Ringraziamo Alessandra Marchesotti e il suo Jazz.
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